Nella prima il simbolo che ci interessa è il terzo, che ci dice che il prodotto non può essere asciugato in asciugatrice.
Nella seconda invece, a parte che troviamo i simboli su quattro righe, quella per il nostro territorio è la prima, il simbolo che ci interessa è il terzo, che ci dice che il prodotto può essere asciugato in asciugatrice a temperatura normale.
Oltre a questi simboli, sulle etichette possiamo trovarne di altri, li riportiamo di seguito con le relative descrizioni al fine di acquisire un quadro completo sull’argomento:
Capo adatto per essere asciugato in asciugatrice;
Capo adatto per essere asciugato in asciugatrice a temperatura bassa;
Capo adatto per essere asciugato in asciugatrice a temperatura normale;
Capo non adatto per essere asciugato in asciugatrice;
Oltre a queste che interessano prettamente le indicazioni di asciugatura, ne possiamo trovare altre che ci indicano altre cose al riguardo:
Capo da asciugare all’aria aperta;
Capo da asciugare su stendi panni;
Capo da asciugare su superficie piana;
Capo indossabile subito dopo l’asciugatura;
Capo da asciugare all’ombra;
Capo da asciugare all’ombra su uno stendi panni;
Capo da asciugare all’ombra su una superficie piana;
Capo indossabile dopo l’asciugatura all’ombra.
Da questo viene fuori una prima conclusione, ovvero che se non guardiamo le etichette ed asciughiamo comunque capi non idonei, il risultato finale può essere controproducente. Potremmo avere dei capi deteriorati, ristretti o creare danni all’asciugatrice o creare pericoli in casa, ad esempio se si asciugano capi che col calore possono incendiarsi. Fatte queste due precisazioni essenziali, vediamo ora come comportarsi per la divisione dei capi. Anche per asciugarli, così come per il lavaggio è necessario suddividerli. La regola segue grosso modo quella del lavaggio con l’aggiunta di alcune piccole differenze.
Per prima cosa è necessario dividere i capi per tipologia di tessuto, successivamente dividere i capi bianchi o comunque chiari da quelli scuri o colorati. All’interno di questa divisione è necessario dividere i capi grandi da quelli piccoli, e anche quelli con uno spessore particolarmente differente. Per fare un esempio un telo doccia, non va asciugato con un lenzuolo. La differenza di spessore non consente di farli asciugare in modo uniforme, quindi si può arrivare a fine ciclo con capi ancora umidi o comunque all’ungare il tempo del ciclo, sebbene le lenzuola necessitano di un tempo inferiore.
Facciamo seguire alla divisione anche una omogeneità per quanto riguarda il simbolo di asciugatura, ovvero se un capo è adatto all’asciugatura a bassa temperatura, deve essere asciugato con altri capi con la medesima indicazione. I capi devono essere agitati, sbattuti, per distenderli bene e dove possibile, devono essere risvoltati, ad esempio pantaloni, maglie ed altro, facendo attenzione, oltre a svuotare le tasche, a chiudere cerniere, zip ed altro. Altra regola fondamentale e scegliere il programma adatto al carico che stiamo per asciugare e di non meno importanza, non bisogna mai eccedere alla quantità massima asciugabile indicata dal programma. Anche se l’asciugatrice ha una portata complessiva elevata, ad esempio 8 kg, ma il programma indica di asciugare 3 kg, il carico non deve superare tale indicazione.
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