Condizionatore e deumidificatore hanno in comune la capacità di asportare l'umidità dall'aria che è presente nell'ambiente. Questo può accadere grazie alla presenza al loro interno di un circuito refrigerante, del gas, del compressore e tutto quanto è necessario a farli funzionare. Tralasciando il funzionamento da un punto di vista tecnico, la deumidificazione avviene in entrambi per effetto della condensazione dell'umidità dell'ambiente sull'evaporatore, all'interno del quale passa il gas a temperatura molto fredda. Ci fermiamo a questo punto di tale descrizione tenendo a riferimento quest'ultima cosa: gas molto freddo!
Veniamo ora alle differenze sostanziali tra climatizzatore e deumidificatore. Il deumidificatore è un apparecchio portatile, che può essere spostato facilmente da un ambiente ad un altro e non necessita di installazione. La sua funzione è solo quella di deumidificare l'aria dell'ambiente in cui si trova. Ovviamente ci sono delle funzioni opzionali, come può essere quella del riscaldamento, della purificazione dell'aria o altro, che non sono oggetto di questo articolo e che comunque non vanno considerate come base per la sua scelta. Un deumidificatore deve essere considerato un elettrodomestico per togliere l'umidità!
Il climatizzatore fisso in pompa di calore è un apparecchio in grado di raffreddare, riscaldare, ventilare e deumidificare l'ambiente. In regime di riscaldamento riscalda soltanto mentre in regime di raffreddamento contemporaneamente deumidifica l’ambiente. Oltre alla funzione caldo e freddo, il climatizzatore è dotato della funzione dry, identificabile da una goccia d’acqua sul telecomando, che consente la sola deumidificazione.
In caso di scelta di un deumidificatore o condizionatore è necessario sapere che entrambi dispongono di una specifica capacità di raccolta di acqua nell’arco delle 24 ore. Tale dato, indicato sulla scheda tecnica di ogni modello, consente di poter valutare per quale ambiente può essere idoneo il suo impiego. Nel deumidificatore è il dato principale indicato come capacità complessiva di ogni singolo modello, si tratta spesso del dato evidenziato come riferimento per identificare la sua grandezza. Si parla difatti di deumidificatori da 10 litri, da 12 litri, deumidificatori da 16 litri e via dicendo. Nel condizionatore invece non è la misura presa in considerazione per indicarne la potenza, difatti questa viene indicata in kw riferendosi alla sua capacità di raffreddare o riscaldare, mentre nei dettagli della scheda tecnica possiamo trovare la capacità di deumidificazione oraria: l/h. Giusto per fare un esempio, mediamente, un 9000 btu possiede una capacità di 0,7 litri di acqua ad ora, quindi 16,8 litri/24h.
Considerati questi aspetti potremmo scegliere, identificando la capacità necessaria, per togliere l'umidità di un ambiente sia un climatizzatore che un deumidificatore. In realtà non è così, in quanto se utilizzassimo il climatizzatore potremmo riscontrare delle limitazioni tali da inficiare il risultato finale a seconda della stagione o della temperatura esterna in cui utilizzato.
Altro aspetto da considerare, quando si deve scegliere tra climatizzatore o deumidificatore per contrastare l'umidità, è il consumo. Rifacendoci all'esempio precedente del 9000 btu, che per la capacità di deumidificazione è equiparabile ad un deumidificatore da 16 litri, il consumo è approssimativamente di 900 watt, contro un consumo deumidificatore medio di 300 watt per un deumidificatore con la stessa capacità. Salendo di capacità di deumidificazione assistiamo sempre ad un differenza sostanziale di consumo tra un condizionatore ed un deumidificatore. Per dare un esempio riportiamo una tabella indicativa della differenza. Precisiamo che per avere una differenza concreta è necessario consultare la scheda tecnica dei singoli modelli presi in considerazione.
Tipo | Capacità | Watt |
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Condizionatore 9000 | 16,8 l/h | 900 |
Deumidificatore | 16 l/h | 400 |
Condizionatore 12000 | 20l/h | 1200 |
Deumidificatore | 20l/h | 400 |
In definitiva dal punto di vista del consumo energetico a parità di prestazioni dichiarate tra un deumidificatore ed un condizionatore, la scelta del deumidificatore è certamente più conveniente.
Meglio aria condizionata o deumidificatore? Questa è una domanda molto frequente, alla quale, per dare una risposta, bisogna valutare la condizione ambientale alla base dell'origine della problematica da risolvere. Il condizionatore ed il deumidificatore sono due elettrodomestici entrambi utili per il trattamento dell'aria, per alcuni aspetti simili ma nella sostanza diversi. Sono accumunati da una medesima caratteristica, ovvero la capacità di raccogliere l’acqua concentrata nell'aria dell’ambiente in cui vengono impiegati. Ci sono però delle differenze sostanziali tra i due prodotti, che è fondamentale conoscere per affrontare al meglio il problema del benessere dell'ambiente e non incorrere in scarsi risultati.
Ma torniamo al problema che ci può portare a dover acquistare un deumidificatore o aria condizionata e capire quale dei due elettrodomestici è meglio per risolvere la situazione specifica. Tre sono le condizioni ambientali:
Riscaldamento di un ambiente
Raffreddamento di un ambiente
Deumidificazione di un ambiente
Iniziamo subito con il riscaldamento dell'ambiente che può essere eseguito solo con il condizionatore in pompa di calore. Si potrebbe pensare di farlo con un deumidificatore con funzione di riscaldamento (non sono più o quasi commercializzati) ma considerando che il calore viene o veniva prodotto con l'impiego di una resistenza elettrica, non è una scelta consigliata.
Passiamo ora al raffreddamento estivo, che in prima battuta possiamo affermare può essere eseguito dal condizionatore e non da un deumidificatore, ma se invece di raffreddamento parliamo di benessere nell'ambiente, il deumidificatore torna ad essere una scelta valida. Difatti sappiamo che una variabile del benessere è la concentrazione di umidità nell'aria, che anche se calda, fino ad una certa temperatura, ma con una percentuale di umidità relativa corretta, può essere confortevole. In questo caso il deumidificatore può essere una scelta valutabile. La tabella seguente (indice di Thom) ci fornisce i parametri di incrocio tra temperatura e percentuale di umidità relativamente ad una condizione di buona o cattiva vivibilità nell'ambiente. Seguendo tali indicazioni possiamo valutare se ci sono i presupposti per poter impiegare un deumidificatore per mitigare lo sgradevole effetto del calore misto ad umidità in estate.
Infine veniamo alla condizione ambientale sicuramente più diffusa che dona origine al dubbio della scelta tra deumidificatore o condizionatore, quello dell'umidità nell'ambiente. Per contrastare l’elevata concentrazione di umidità in un ambiente domestico si possono impiegare entrambi ma attenzione ci sono delle limitazioni. A tal proposito dobbiamo distinguere l'umidità estiva da quella invernale, non perché sia diversa l'umidità in se ma in quanto il funzionamento del condizionatore e del deumidificatore è diverso. A seconda della stagione è necessario impiegare uno dei due. Continua a leggere per scoprire come regolarti!
Ma veniamo finalmente al punto centrale di questo articolo, capire quale dei due impiegare in estate o in inverno ed in funzione delle differenza che ora vedremo, quale acquistare, se dobbiamo fare una scelta, dei due!
In estate il climatizzatore è sicuramente il prodotto migliore per combattere l’umidità. Quella estiva è un'umidità che è presente nell'aria per effetto delle temperature alte e dei flussi di aria calda provenienti dall'anticiclone delle Azzorre o da quello africano, il che causano un innalzamento della temperatura che, anche se privata dell'umidità con il solo deumidificatore, resta in una condizione, all'interno della tabella (indice di Thom) che abbiamo visto precedentemente, di non confort. Il deumidificatore in condizioni di caldo ed umidità estrema, tipico dell'estate, non è la scelta giusta. La funzione di deumidificazione del condizionatore invece può essere usata in estate se la temperatura dell'ambiente non è esageratamente alta. La funzione dry condizionatore funziona molto bene nelle ore notturne soprattutto in quanto non riduce, se non di qualche grado, la temperatura nella stanza ma toglie l'umidità in eccesso. Quando viene impostata la deumidificazione del condizionatore, sull'evaporatore "freddo" di cui abbiamo detto di tenere a mente questa condizione, l'umidità viene condensata ed espulsa e la leggerissima ventilazione che attraversa l'evaporatore distribuisce aria fresca. Nel complesso una condizione molto favorevole per il benessere del corpo.
Nel video che segue, viene spiegato in dettaglio quali sono i limiti del condizionatore nell'affrontare l'umidità durante i mesi estivi. Scopri perché potrebbe non essere la soluzione ideale e quali alternative considerare per un ambiente più confortevole.
In inverno per dare una risposta secca si deve usare il deumidificatore portatile, il condizionatore non va bene! Contrariamente all'estate quando la temperatura alta permette al condizionatore di eseguire lo scambio termico correttamente, in inverno, con il calare della temperatura, la capacità di deumidificazione diminuisce fino ad azzerarsi con temperature interne intorno ai 16°C. Diversamente dal regime di raffreddamento, durante il quale avviene, contemporaneamente, la deumidificazione, in quello di riscaldamento, il condizionatore riscalda soltanto e per deumidificare è necessario impostare la modalità specifica! Cosa che abbiamo visto avere dei limiti notevoli. Il calo di resa oltre a quello causato dalle condizioni interne subentra anche a causa della temperatura esterna molto bassa, che impone delle fasi di sbrinamento periodiche del condensatore, per evitare il congelarsi del gas refrigerante al suo interno, che è molto freddo!. Durante tale fase la deumidificazione si arresta momentaneamente. Ne consegue che più questi tempi sono lunghi e le fasi ripetute più la resa del condizionatore in deumidificazione è minore. Addirittura in caso di congelazione della parte esterna è nulla.
Un deumidificatore portatile non incorre in questo limite tecnico, visto che non dispone di una parte esterna, ma è un unico blocco messo all'interno di casa. Anche nel deumidificatore tradizionale si incorre in dei cali di resa con il diminuire della temperatura interna, ma essendo studiato per fare questo tipo di lavoro possiede dei limiti più bassi rispetto al condizionatore. Nel caso in cui ci siano invece delle temperature molto basse è necessario orientarsi su deumidificatori portatili che funzionano con le basse temperature, come quelli dotati di sistemi di sbrinamento con gas caldo.
In definitiva alla domanda: condizionatore o deumidificatore contro l'umidità? La risposta è: in estate si deve usare il condizionatore in regime di raffreddamento se c'è una temperatura molto alta ed in giornate dove il caldo è meno intenso o alla sera quando il carico termico è inferiore, si può impiegare la funzione deumidificatore condizionatore. In autunno e soprattutto in inverno non va bene usare la modalità deumidificatore condizionatore, ma si deve impiegare un deumidificatore portatile.
Il ragionamento cambia se parliamo di un climatizzatore monoblocco, che in funzione deumidificazione essendo posizionato all’interno del locale da deumidificare, non è condizionato da quello che avviene all’esterno, quindi è sostanzialmente alla pari di un deumidificatore tradizionale, fatta eccezione per l’assorbimento elettrico che è solitamente superiore variando da modello a modello. Il maggior consumo sia nel portatile che nel fisso è dovuto ad un differente circuito refrigerante, che implica un diverso e maggiore lavoro del motore.
Nel video che segue, viene spiegato in dettaglio quali sono i limiti del condizionatore nell'affrontare l'umidità durante i mesi invernali. Scopri perché potrebbe non essere la soluzione ideale e quali alternative considerare per un ambiente più confortevole.
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