Il contenitore del detersivo è diviso in tre scomparti, uno dedicato al detersivo per la fase del prelavaggio, uno per il lavaggio ed il terzo per l’ammorbidente. In alcuni modelli c’è un quarto e più piccolo scomparto destinato a contenere la candeggina, anche se è sempre meno presente.
Il contenitore a seconda del modello è in grado di contenere solo detersivo in polvere o anche quello liquido, in questo caso c’è un apposito sistema “barriera” che ne impedisce la caduta prima della fase del lavaggio. Lo scomparto per l’ammorbidente è concepito per il liquido.
Per capire come risolvere il problema del ristagno di detersivo alla fine del lavaggio, è indispensabile capire il procedimento, con il quale il detersivo, normalmente, viene fatto defluire nella vasca.
Per defluire il detersivo ha bisogno di miscelarsi all’acqua, che entrando nel settore I, II, ed ammorbidente, chiaramente nel momento in cui è necessario per il ciclo di lavaggio, questo viene stabilito dall’elettronica della lavatrice, ne alza il livello, così da superare la “barriera” in caso di detersivo liquido, o farlo scivolare in caso di detersivo in polvere.
Perché questo avvenga in modo regolare è necessario che entri la giusta quantità di acqua, altrimenti una scarsa quantità fa alzare il livello per poco tempo e non consente al detersivo liquido di defluire completamente, così come a quello in polvere di defluire solo parzialmente.
Per rendere l’idea di cosa avviene, riportiamo un esempio di un’azione, crediamo successa a tutti, ovvero di mettere sotto l’acqua corrente un bicchiere o un contenitore con all’interno del liquido come il caffè, vediamo che il bicchiere man mano si riempie, l’acqua si miscela alla sostanza, uscendone mescolate, dopo alcuni secondi che il ciclo si protrae, la sostanza è defluita completamente. Questo è quello che avviene nel cassetto del detersivo della lavatrice, se tutto procede normalmente, ci sono delle circostanze in cui però questo non avviene.
La prima è quando abbiamo selezionato un programma per il quale non è prevista la fase del prelavaggio e quindi se abbiamo inserito del detersivo in quello scomparto non viene prelevato.
La seconda è attribuibile all’elettrovalvole che portano attraverso dei tubi l’acqua direttamente sopra la vaschetta, quindi se c’è un problema a queste e l’acqua che fanno confluire è poca il detersivo non viene miscelato velocemente o non completamente raggiunto nel caso di quello in polvere.
La terza, che è quella più diffusa e si manifesta dopo alcuni anni di utilizzo della lavatrice, che a come risultato finale quello precedente, è causato dall’intasamento dovuto a residui di detersivo e sedimenti di natura diversa.
In questo caso è opportuno estrarre il cassetto del detersivo è pulirlo accuratamente e nella parte interna con l’ausilio di una spazzola pulire il vano che contiene il contenitore sia nella parte bassa che in quella alta, dalla quale l’acqua non scende se intasato. Se particolarmente sporco va smontato ogni singolo pezzo e pulito o se più semplice sostituito.
Per rendersi conto di come è formato e quindi come pulire il vano del detersivo, dalla foto in alto a sinistra, si possono comprendere i punti A e B, indicano le condutture dalle quali proviene l’acqua, come dicevamo prima arriva da uno o dall’altro o da entrambi in base alle necessità del ciclo di lavaggio, salendo viene condotta nella parte superiore e fatta confluire in dei punti stabiliti, dai quali giunge ai contenitori attraverso i fori su tutto il punto C.