Spesso confuso con il termoconvettore o la stufa elettrica in senso generale, il termoventilatore, conosciuto notoriamente come scaldino elettrico per il bagno, è un apparecchio che impiega una resistenza elettrica a filamento e una ventola per diffondere aria calda. In versioni più recenti il riscaldamento si ottiene con una resistenza ceramica.
Un termoventilatore è un apparecchio elettrico che serve a riscaldare l'aria in ambienti chiusi. Può essere usato sia in casa che negozi o uffici. Funziona sia come ventilatore che come riscaldatore, poiché ha due funzioni separate: aspira l'aria fredda dall'esterno e la riscalda prima di mandarla all'interno della stanza, oppure fornisce aria a temperatura ambiente direttamente nella stanza. Un termoventilatore può essere impostato in modo da regolare la potenza di riscaldamento e l'intensità dell'aria. Inoltre, nella maggior parte dei modelli è incorporato un termostato per controllare automaticamente la temperatura. Il vantaggio principale di questi dispositivi è che possono essere usati efficientemente in spazi piccoli o di media dimensione.
Il termoventilatore può assumere una forma a sfera, cubica, cilindrica con proporzioni differenti tra i vari modelli, ma sempre di dimensioni contenute, tali da poterne consentire la presa e lo spostamento da un ambiente ad un altro. Il termoventilatore può essere di tipo meccanico o gestito tramite un quadro comando elettronico. In ogni caso sul cruscotto di programmazione sono disposti i pulsanti o manopole per gestirne il funzionamento. Un termoventilatore completo possiede il comando per la regolazione della potenza di riscaldamento, la gestione della velocità di ventilazione, un termostato ambiente ed infine un timer per la programmazione. In alcuni modelli può essere assente il termostato ambiente ed il timer.
Un termoventilatore elettrico è un dispositivo che riscalda l'aria circostante con l'aiuto di una resistenza elettrica che, quando alimentata con corrente, si riscalda. Quando l'aria entra a contatto con la resistenza, viene riscaldata e poi espulsa nell'ambiente circostante. Questi apparecchi sono progettati per emanare calore immediatamente e sono molto efficienti anche se non offrono le stesse prestazioni delle tradizionali stufe a gas o stufe a combustibile solido. Un termoventilatore elettrico è indicato per piccoli ambienti dove si necessità di calore immediato e di norma non per un tempo troppo lungo.
Nell'impiego pratico, una volta acceso, dai tasti, si deve impostare la potenza, che equivale anche all’assorbimento elettrico, regolabile su tre livelli: 750 watt, 1250 watt oppure 2000 watt. I 2000 watt corrispondono alla potenza massima che in alcuni modelli può anche raggiungere i 2400 watt o i 2600 watt. Ad ogni modo la potenza massima standard è quella dei 2000 watt. In alcuni modelli non è presente il selettore di potenza ma c'è solo il termostato ambiente, che una volta portato in posizione di on, ruotato su una posizione qualsiasi verso destra, attiva il termoventilatore alla sua potenza massima. Questo significa che non si dispone dell'opzione di regolazione del livello di potenza, che sarà sempre al massimo! Questa è una prima differenza che bisogna tenere in considerazione quando si deve scegliere quale acquistare. Altri modelli invece sono dotati del solo selettore di potenza e sono privi di termostato ambiente. L’emanazione di calore è continua anche dopo il raggiungimento di una ipotetica temperatura favorevole, possiamo solo decidere di diminuire l’intensità del calore o spegnerlo. Nel caso in cui viene lasciato continuamente acceso si spegne automaticamente da solo nel momento in cui si verifica un surriscaldamento eccessivo dell'apparecchio.
Un termoventilatore elettrico, completo, dispone di regolazione di potenza e di un meccanismo di controllo della temperatura incorporato. Il termostato nei modelli in cui è presente consente di impostare una temperatura ambiente desiderata ed una volta raggiunta fa staccare il riscaldamento. Il termostato può essere di tipo manuale o elettronico, quest'ultimo attraverso dei pulsanti ed un display sul quadro comandi, permette di impostare esattamente la temperatura desiderata, mentre nei modelli meccanici, il termostato viene gestito tramite una manopola che ruota da un punto minimo ad uno massimo ed a seconda della posizione assunta corrisponde ad una temperatura ambiente, non indicata in modo esatto. Sulla posizione di minimo il termostato è spento ed il termoventilatore non funziona, mentre negli altri punti è in funzione. Ora a seconda che il modello sia meccanico o con gestione elettronica può funzionare in modo leggermente diverso. In quello meccanico, impostata una potenza e regolato il termostato, il termoventilatore manda calore continuamente fino a quando il termostato non raggiunge la temperatura selezionata. Attenzione, si potrebbe staccare anche prima, per surriscaldamento dell'apparecchio, se la potenza impostata è minima (750w) e non sufficiente a raggiungere la temperatura ambiente. Nel caso di una gestione elettronica, l'impostazione dei gradi desiderati sul termostato, attiva automaticamente la potenza necessaria al suo raggiungimento. Durante tutto il tempo che rimane acceso si verifica una regolazione automaticamente della potenza della resistenza, utile per raggiungere e mantenere la temperatura impostata.
Nei modelli dotati di timer si possono impostare dei tempi precisi per l'accensione e lo spegnimento del dispositivo. Alcuni modelli hanno anche sensori di movimento o di presenza, in modo da accendersi solo quando qualcuno entra nella stanza in cui è installato. Il timer può essere di tipo meccanico o elettronico. Tra i due ci può essere una differenza importante. Il timer meccanico del termoventilatore permette di impostare certamente più fasi di accensione e spegnimento, mentre quello elettronico può essere di sola accensione o solo spegnimento o accensione e spegnimento in un solo arco orario. Insomma in quest'ultimo caso è necessario approfondirne il funzionamento nello specifico del modello di termoventilatore oggetto di interesse.
Un termoventilatore ceramico è un dispositivo che si basa sulla tecnologia della resistenza elettrica all'interno di un elemento in ceramica. Mentre in quello classico la resistenza a filamento è libera, in quello ceramico è immersa al suo interno, ed una volta che viene alimentata elettricamente nel diventare incandescente riscalda tutta la ceramica che l'avvolge e da questa viene diffusa in tutta la stanza sia direttamente che grazie alla ventilazione.
I termoventilatori ceramici sono più efficienti rispetto a quelli classici poiché hanno una maggiore forza di riscaldamento. Il calore prodotto si diffonde direttamente nell'ambiente e non hanno bisogno di combustibili o energia per funzionare. Il termine ceramico non deve indurre a pensare che ci sia bisogno per il loro impiego di null'altro che non sia l'alimentazione elettrica, inoltre, sono spesso più silenziosi. Il rumore è minimo, rendendo il termoventilatore discreto e confortevole da usare in qualsiasi ambiente chiuso e come quelli classici non necessitano di opere di installazione.
Il funzionamento del termoventilatore ceramico è identico a quello classico, l'unica differenza consiste nel modo in cui viene prodotto il calore, ovvero trasferendo il calore attraverso la ceramica. Un termoventilatore ceramico può essere installato in aree con limitato spazio e possono essere posizionati vicino a pareti ed elettrodomestici senza surriscaldarli.
Un termoventilatore da parete è un dispositivo di riscaldamento che viene fissato a un muro per fornire calore in una stanza. Il modello da parete può assumere una forma diversa, spesso come uno split di un condizionatore, ma più piccolo, oppure può semplicemente essere lo stesso modello predisposto con dei punti di fissaggio per essere appeso sulla parete. Un termoventilatore da parete necessita della presenza della presa elettrica nelle su vicinanze. Offre un riscaldamento istantaneo in qualsiasi ambiente ed è spesso usato per scaldare locali come cucine, bagni e camere da letto in luoghi in cui non è possibile installare impianti di riscaldamento centralizzati. Inoltre, i termoventilatori da parete sono dotati di termostati regolabili che consentono di controllare la temperatura della stanza. I modelli moderni hanno anche filtri d'aria incorporati che aiutano a rimuovere eventuali allergeni presenti nell'aria.
Quando si tratta di ambienti più piccoli come camere da letto, cucine e bagni, il termoventilatore a convezione (quelli visto fino ad ora) sono la scelta migliore. Questo apparecchio funziona facendo entrare aria fredda all'interno del dispositivo e poi riscaldandola con il calore generato dalla resistenza elettrica situata all'interno dello stesso ventilatore. L'aria riscaldata viene quindi immessa nella stanza e la temperatura ambiente aumenterà gradualmente man mano che la resistenza genera calore.
Scegliere il termoventilatore più adatto al locale da riscaldare dipende dalle proprie esigenze e dalla grandezza dello spazio da riscaldare. Quale termoventilatore scegliere? La scelta dipende dalle esigenze, ma ci sono alcune considerazioni da fare prima di acquistarne uno.
Innanzitutto, è importante tenere presente il tipo di ambiente in cui si desidera installare il termoventilatore. Se si tratta di una stanza grande o poco riscaldata, è necessario optare per un modello più potente che possa raggiungere temperature più alte velocemente. In questo caso è necessario orientarsi su un modello con una potenza di 2400 watt o 2600 watt. Inoltre, è importante considerare la frequenza con cui verrà utilizzato il termoventilatore. Se lo si userà spesso, meglio optare per un modello dotato di programmazione giornaliera o settimanale in modo da ottimizzare in modo automatico le accensioni e gli spegnimenti da farli coincidere con i momenti in cui l'ambiente viene vissuto quotidianamente, questo consente anche di risparmiare energia.
Se si tratta di un piccolo studio ci si può orientare verso un modello da 2000 watt oppure da 1500 watt. La versione ceramica ricordiamo essere più efficiente ma spesso i prezzi sono più alti. Se nello studio si passa molto tempo vicino la scrivania può essere impiegata una potenza più bassa per ridurre i consumi ed anche la scelta può protendere verso un modello basico. Ad esempio possono essere esclusi i modelli con lo ionizzatore d’aria, in grado di emanare ioni nell'ambiente e rendere l'aria più pura combattendo eventuali cariche elettrostatiche o modelli che identificano la posizione di chi si trova nella stanza.
Se deve essere impiegato nel bagno o in un ambiente particolarmente umido è necessario che sia dotato di una protezione contro schizzi d’acqua ed il vapore. Il termoventilatore dovrà essere conforme alla protezione ISP2. Inoltre è preferibile acquistare un modello dotato di Electro Block, un sistema di sicurezza elettrico che assicura la protezione in caso di caduta dentro l’acqua.
Un termoventilatore riscalda mediamente un volume di 60 metri cubi quando la potenza massima è di 2000 watt, mentre può raggiugere i 72 metri cubi con i modelli da 24000 o 2600 watt e scendere a 45 metri cubi nei modelli da 1500 watt. La capacità di riscaldamento è tuttavia da intendersi orientativa in quanto subordinata alla condizioni specifiche dell'ambiente dove messo in funzione. Fattori quali l'isolamento e la temperatura incidono direttamente sul volume riscaldato. Quando viene impiegato in un ambiente ben isolato anche se molto freddo, tale condizione non diventa più un limite in quanto essendo la cessione di calore con l'esterno minima, il calore prodotto non viene disperso ma accumulandosi nell'ambiente lo riscalda senza problemi. Al contrario in ambienti non isolati la cessione di calore verso l'esterno è continua ed il termoventilatore potrebbe non riuscire a riscaldare a sufficienza l'ambiente. In una condizione di normalità il volume riscaldato è quello indicato nella tabella, diviso per potenza selezionata.
Kw | m3 |
---|---|
2,4 | 72 |
2 | 60 |
1,5 | 45 |
1,25 | 37,5 |
1 | 30 |
0,75 | 22,5 |
Kw - potenza espressa im Kilowatt | |
m3 - volume riscaldato |
Abituati a valutare un apparecchio elettrico in base alla propria classe di consumo, quando ci si approccia alla scelta di un termoventilatore ci si accorge che non ci sono termoventilatori in classe A+++ o appartenenti ad altre classi. Si tratta di un settore non normato dove non ci sono classi ufficialmente stabilite dalla legge. Per stabilire il consumo pertanto è necessario fare riferimento all'assorbimento elettrico in watt, che indica quanto assorbe e con il quale possiamo stabilire quanto consuma nel momento in cui è acceso. Per acceso si intende che la resistenza elettrica è attiva e pertanto viene ravvisata la propagazione di calore dal termoventilatore. Quando la luce rossa che segnala che è alimentato è accesa ma il termostato ha staccato la resistenza, il calore non esce ed il consumo è irrisorio.
Sostanzialmente quando il termoventilatore è acceso sulla potenza di 2000 watt significa che nell'arco di un'ora dovrebbe assorbire 2 Kwh. Il condizionale sta ad indicare che tale è il consumo se la resistenza rimane attiva per 60 minuti filati, ma questo non avviene sempre, considerando che il termostato, raggiunta la temperatura, interrompe l'attività della resistenza. Dunque quanto consuma un termoventilatore in un'ora? Per poter calcolare il consumo preciso dovremmo conteggiare il tempo che la resistenza rimane attiva in un'ora e sviluppare il calcolo in base a tale tempo o in alternativa possiamo calcolare è il consumo massimo raggiungibile in caso di attività continua e comunque oltre il quale non si può andare. Nella tabella, considerato il costo del kwh di 0,30 centesimi, riportiamo il consumo massimo orario.
Potenza | kwh | € |
---|---|---|
2000 | 2 | 0,6 |
1250 | 1,25 | 0,375 |
750 |
0,75 | 0,225 |
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