Stufa a carburante grande capacità di riscaldamento ideale per ambienti grandi
di Antonello Careri - pubblicato il 11/12/2010 - aggiornato - lettura in 2 minuti
Nelle varianti con funzionamento manuale o elettronico sono molto diffuse nei negozi, proponendo una vastità di modelli, caratteristiche e superfici riscaldate. Le case produttrici commercializzano il carburante, derivato del petrolio, necessario al loro funzionamento.
Entrambe le versioni si presentano con una struttura in lamiera all'interno della quale ci sono le componenti necessarie al funzionamento: il serbatoio, lo stoppino (o calza), la camera di combustione. Il funzionamento è estremamente semplice: il carburante presente dal serbatoio fuoriesce gradualmente man mano che si consuma, andando ad inzuppare lo stoppino, che a sua volta tende a rilasciare in corrispondenza della camera di combustione, il liquido gassificato.
La versione manuale si accende per mezzo di una resistenza alimentata a batteria, il carburante gassificato inizia la combustione e la camera diventa rosso fuoco, iniziando a rilasciare il calore nell'ambiente. La fase di accensione così come quella di spegnimento è caratterizzata da una bruciatura incompleta e pertanto si avverte un leggero odore di carburante nell'ambiente. La capacità termica di questa stufa è abbastanza buona e riesce a coprire superfici di medie dimensioni. I consumi di carburante, chiaramente sono differenti da modello a modello e sono in un certo qual modo proporzionali alla potenza. A seconda del modello, alcuni non hanno questa possibilità, la potenza è regolabile grazie ad una manopola che permette di abbassare l'altezza dello stoppino diminuendo così la fiamma.
Nella versione elettronica il sistema di bruciatura è notevolmente migliore e l'accensione avviene elettronicamente, questo consente un inizio di bruciatura più delicato e automatizzato che diminuisce notevolmente l’emissione di cattivo odore, quasi senza farlo avvertire. Anche la fase di spegnimento, che nel modello classico avviene per soffocamento della fiamma, è gestita elettronicamente ed anche in questo caso il cattivo odore è ridotto al minimo.
La loro capacità di riscaldamento su alcuni modelli è maggiore rispetto a quelli manuali, raggiungendo i 4600 watt. I consumi, grazie alla gestione elettronica in grado di ottimizzare tutto il processo di combustione, in linea generale sono più bassi ed addirittura stufe con potenza molto più alta riescono a consumare di meno. Il calore emesso si regola automaticamente in funzione della temperatura impostata sul termostato in fase di programmazione, quindi non c’è necessità di effettuare una gestione manuale della potenza, che regolandosi in piena autonomia ottimizza anche il consumo.
Una caratteristica, da tenere molto in considerazione nel caso della presenza di bambini, ma comunque in generale per la sicurezza di chiunque è in casa è la struttura della stufa a pareti fredde, in buona sostanza i materiali impiegati per la costruzione del telaio esterno non si riscaldano, pertanto toccandola, si avverte un leggero calore ma non tale da scottarsi. La componente elettronica permette anche una programmazione di accensione e spegnimento e la presenza della ventola una diffusione forzata ed immediata del calore.
Non hanno bisogno di nessuna manutenzione, la camera di combustione dopo un certo numero di ore di utilizzo si rigenera automaticamente con un programma preimpostato. Le stufe non necessitano di una canna fumaria e pertanto possono essere posizionate in qualsiasi punto della casa senza necessità di un supporto tecnico.
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