Il dimensionamento ci permette di identificare la potenza di cui abbiamo bisogno e conseguentemente il modello che ne è dotato. A questo punto ci troviamo a dover scegliere tra una serie di modelli che si distinguono per molte caratteristiche e funzioni speciali, che devono essere tenute in considerazione se corrispondono a quelle che sono le nostre esigenze specifiche.
Effettuata questa prima valutazione, vogliamo soffermarci su due elementi che sono molti importanti per la scelta e che molte volte non sono presi in considerazione, in quanto alcuni dati tecnici rimangono incompresi nella loro traduzione in termini di vantaggi pratici o vengono sottovalutati. Stiamo parlando del condensatore e della portata in metri cubi d’aria della ventola.
Il condensatore, è la componente in cui circola il gas refrigerante, sul quale si verifica lo scambio termico con l’aria dell’ambiente e la, conseguente, condensazione dell’acqua (umidità) in essa contenuta. Più il condensatore è efficiente è maggiore è la capacità di acqua che riesce a condensare. Potremmo immaginarlo come una spugna, che più è grande e più riesce ad assorbire, da una singola immersione, in un secchio pieno d’acqua.
La capacità del condensatore corrisponde ai litri d’acqua raccolti nell’arco delle 24 ore, mentre l’altro dato, quello dei metri cubi di aria trattata è indicato solitamente sulla scheda tecnica di ogni modello, anche se alcuni aziende non dichiarano il dato, ed equivale alla quantità di aria che riesce ad essere condotta sul condensatore.
A parità di capacità del condensatore, un deumidificatore con una maggiore capacità di trattamento dell’aria ha una resa superiore. Per intenderci e riproporre l’esempio della spugna e come se di due spugne uguali, una venisse immersa, in un dato tempo, due volte nel secchio, mentre la seconda, sempre nello stesso tempo, riuscisse ad essere immersa per tre volte. È chiaro che la seconda spugna (condensatore) sebbene abbia la stessa capacità della prima, riesce ad estrarre più acqua per effetto di una maggiore immersione (portata d’aria) nel secchio (ambiente).
Trovandoci invece in una condizione contraria, laddove la portata d’aria è molto bassa, uno stesso condensatore diminuisce addirittura la sua capacità di condensazione.
In conclusione, a parità di altre caratteristiche generali e comunque una volta identificati i modelli che meglio corrispondono alle esigenze di destinazione, la scelta è da farsi ricadere su quello che riesce a trattare una maggiore quantità di aria nello stesso tempo.
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