Come si presenta un climatizzatore senza unità esterna, come deve essere installato, pregi e difetti
Un climatizzatore, nella forma tradizionale si compone di due unità, quella interna e quella esterna. Questo tipo di composizione risulta essere nella maggior parte dei casi molto scomoda per le esigenze dell’utilizzatore finale, che considera, in alcuni casi, un grosso impedimento il montaggio dell’unità esterna, ed in altri proprio una impossibilità al suo collocamento, a causa di mancanza di spazio o di un accesso all’esterno.
Nel corso degli ultimi anni, per sopperire a queste esigenze, alcune aziende hanno studiato dei climatizzatori d’aria, che non necessitano dell’unità esterna. La loro struttura rispetto al sistema tradizionale è diversa, ed in questo articolo andiamo a scoprirli cercando di delinearne il loro profilo confrontandolo con il modello classico. Il climatizzatore senza unità esterna in pompa di calore, viene prodotto con tecnologia sia on off che inverter, oramai da diversi produttori.
La sua struttura è diversa rispetto ad un climatizzatore tradizionale, infatti accorpa in un’unica macchina l’unità condensante e l’unità evaporante, con un conseguente maggiore ingombro di spazio, giusto per dare l’idea abbiamo preso in considerazione la misura di uno di loro, l’ingombro in cm per la larghezza è di 90,2 per l’altezza di 51,6 mentre per la profondità di 22,9, rispettivamente contro cm 71 per la larghezza, 25 per l’altezza e di 19,5 per la profondità di un climatizzatore fisso della stessa potenza.
Non addentrandoci in tutti i dati tecnici, non volendo fare un confronto di ogni singola prestazione, volendo soffermarci sulla sua messa in opera, accenniamo soltanto ad un altro dato rilevante che è quello della rumorosità, che vede il climatizzatore senza unità esterna essere più rumoroso rispetto ad un sistema tradizionale. Chiaramente il tutto è dovuto alla presenza del compressore e di tutte quelle componenti che di solito generano rumore all’esterno, all’interno dell’ambiente da climatizzare.
La fase di installazione di questo apparecchio è invece contrariamente al fisso, molto più semplice e meno tecnica, c’è da dire che comunque devono essere effettuate delle opere murarie, nel senso che ha bisogno di una comunicazione con l’ambiente esterno e pertanto bisogna praticare dei fori alla parete.
A prescindere dal suo posizionamento che può essere effettuato sia in basso che in alto, in ogni caso bisogna rispettare le misure minime di distanza dal soffitto, dal pavimento e dal muro perimetrale indicate sul manuale di montaggio, l’installazione consiste nel fissare alla parete la staffa di supporto in dotazione all’acquisto, e praticare due fori alla parete di un diametro di circa 16 cm, questo può variare in base ai modelli dei diversi produttori, in alcuni casi si parla di 16 cm esatti ed in altri di 16,2 cm.
Una volta praticati i fori, le griglie pieghevoli in dotazione, si posizionano sul foro per ricoprilo integrandosi armoniosamente con la facciata dell’abitazione. Le griglie si posizionano tranquillamente dall’interno, quindi anche nel caso in cui non c’è un accesso all’esterno, non si incorre in nessuna difficoltà. È sufficiente piegarle, farle passare dentro il foro ed una volta all’esterno riportarle nella posizione aperte e tirarle verso l’interno per coprire il foro e bloccarle alla parete. Il foro deve essere praticato con una carotatrice facendo attenzione nella parte finale del foro, ovvero diminuendo la pressione per evitare delle screpolature all’intonaco. Va considerato che durante la foratura della parete il materiale si riversa verso l’esterno, quindi bisogna fare molta attenzione a che la parte esterna sia sgombra e sorvegliata. Il foro deve essere praticato con una leggere inclinazione verso il basso in modo tale da impedire ritorni di liquidi. Per quanto riguarda la condensa deve essere praticato un foro nel quale far passare il tubo di drenaggio, da collegare al climatizzatore, e portarlo all’esterno raccordandolo ad uno scarico.
Questo tipo di climatizzatore comporta una maggiore praticità in fase di manutenzione in quanto la sua posizione all’interno la favorisce notevolmente. Il suo costo a parità di prestazioni con un climatizzatore con il motore esterno è abbastanza superiore. Il mercato attualmente propone, un climatizzatore che definiamo in modo arbitrario dual, che in pratica consente di collegare al monoblocco appena descritto, tramite una tubatura in rame, come se questo fosse l’unità esterna, uno split per climatizzare un altro ambiente vicino.




